Il servizio fitosanitario consente la lotta alle malattie della vite condotta con attenzione alla salvaguardia della salubrità dell’uva e dei sui prodotti.
La raccolta e lo studio di dati sul territorio, permette di applicare i principi della difesa di tipo integrato, nella quale i trattamenti sono motivati da una effettiva necessità e vengono ricercate soluzioni innovative e a più basso impatto ambientale.
Un corretto impiego dei prodotti fitosanitari consente inoltre una riduzione dei rischi per gli operatori e permette una salvaguardia dell’ambiente migliorandone la sicurezza e la qualità.
Il Consorzio Cantine Sociali del Vicentino, grazie alla propria struttura specializzata, promuove e coordina la diffusione di informazioni tra i viticoltori, fondamentale per la realizzazione di una strategia efficace di difesa integrata, volta a ridurre l’utilizzo dei fitofarmaci e l’impatto ambientale.
Il Consorzio dispone di una propria struttura specializzata nel monitoraggio del territorio e nella diagnosi delle malattie della vite. Fondamentale è il contributo del personale tecnico delle cantine associate che si occupa dell’osservazione diretta sul territorio.
I dati per il monitoraggio metereologico sono raccolti attraverso otto capannine di controllo installate dal Consorzio che forniscono informazioni in tempo reale e permettono l’osservazione di tutta l’area interessata dalle Cantine. Il Consorzio inoltre ha accesso ad una rete di rilevamenti più estesa, raccolta dalle capannine di altre strutture similari, a cui vengono accostati i dati metereologici messi a disposizione dall’Arpa del Veneto.
Sono impiegate inoltre delle trappole per la raccolta degli insetti, strumenti che servono al personale tecnico per la determinare il momento opportuno di intervento.
Settimanalmente il Comitato Tecnico del Consorzio si riunisce per prendere una decisione congiunta sulle indicazioni da diffondere ai soci.
La riunione, che avviene ogni martedì pomeriggio, è aperta al pubblico e alla partecipazione dei tecnici viticoli e informatori scientifici che operano sul territorio, in grado di dare un prezioso contributo.
La strategia di difesa integrata della vite viene motivata attraverso i dati raccolti durante la settimana sul territorio e la consultazione di modelli previsionali per le malattie delle colture, in particolare il modello sviluppato dall’Università di Piacenza.
Il Comitato, oltre alle informazioni sul corretto impiego dei prodotti fitosanitari, individua e comunica il momento più opportuno per l’esecuzione dei trattamenti con fitofarmaci e fornisce indicazioni agronomiche sulla base della situazione fenologica del momento.